Il danno causato a mio figlio durante il parto era una disgrazia, o malasanità?

09 Feb 2017 |

È devastante scoprire che tuo figlio ha subito un danno. Subito, ti sorgono i dubbi “è una disgrazia o malasanità?”. Per capire se il danno causato ad un neonato è una disgrazia o dovuto a malasanità, bisogna per primo rivolgersi ad un avvocato che tratta casi di malasanità e fornirgli la documentazione medica, per verificare insieme a medici legali e specialisti se le procedure eseguite in sala parto sono state corrette.

Per poter iniziare una causa di Malasanità l’avvocato insieme al medico legale/specialista devono accertare tre aspetti principale:

  1. Un medico è negligente
    Se un medico fa, o non fa qualcosa (un atto o un’omissione) e questo provoca un danno ad un paziente, è considerato un errore medico. Quando tratta un paziente, il medico è tenuto a seguire il protocollo e standard di cura. Per esempio, insieme ad altri controlli che i medici fanno durante la gravidanza, il dottore ha l’obbligo di prendere in considerazione certi fattori di rischio che segnalano una possibilità elevata di un parto distocico. In presenza di distocia di spalla, il protocollo richiede che ci dovrà essere il passaggio di consegne tra ostetrica e ginecologo. Solo un ginecologo è in grado di effettuare le corrette manovre dettate dalla scienza medica in simili casi, o al più, il taglio cesareo, per evitare traumatismi ai piccoli nati. Se un medico non ha preso in considerazione i fattori di rischio, o non ha seguito il protocollo, allora si accerta che il medico ha commesso un errore, che è il primo passo necessario per poter iniziare una causa di Malasanità.
  2. C’è un danno reale
    Il secondo passo è dimostrare il danno subito, ossia la lesione alla salute riportata dal paziente in seguito all’intervento del medico. Nei casi di paralisi ostetrica, è sufficiente presentare i risultati degli esami appropriati, che indicano che i nervi del plesso brachiale sono stati compressi, tesi o strappati dal midollo spinale, ed il conseguente danno del fascio nervoso degli arti superiori. Il plesso brachiale è responsabile del normale movimento del braccio e se subisce un trauma, può interferire con la capacità di muoverlo in modo normale.
  3. Si può dimostrare che il danno è stato causato dal medico?
    L’ultimo passo poi è la necessità di verificare che l’errore medico ha causato i danni che lamenti, cioè che c’è un legame diretto tra l’errore e il danno che è stato provocato. Nella maggior parte dei casi di paralisi ostetrica, il fatto che il medico non ha considerato adeguatamente i fattori di rischio, e/o successivamente ha usato una manovra eccessiva e scorretta, determina la sua responsabilità.Tutto quello che è stato fatto deve essere verificato da medici specialisti e legali che prepareranno una perizia medica, per spiegare il nesso tra l’errore e la lesione.

Cosa fare se credi che il tuo è un caso di malasanità

Già emotivamente i neo genitori sono distrutti e magari fanno fatica a capire le spiegazioni dei medici per quanto è avvenuto. Probabilmente il medico se sa di aver sbagliato, si preoccupa delle conseguenze e sa che deve risponderne, allora cercherà di minimizzare la sua colpevolezza.

Un avvocato che tratta casi di malasanità (con il suo team di esperti) può capire se ci sono tutti gli elementi necessari per intraprendere la strada per chiedere il risarcimento. Ovviamente, è il giudice a decidere effettivamente se c’è una responsabilità, e nessuno può garantire i risultati della causa.

Un adeguato risarcimento aiuterà la famiglia ad affrontare con maggiore serenità il percorso del proprio figlio. Gli avvocati dello Studio Antonini hanno più di 30 anni di esperienza con cause di risarcimento per la lesione del plesso brachiale e vi affiancheranno con umanità e competenza professionale in questo percorso.

Per ulteriori informazioni e per discutere i dettagli del tuo caso, contattateci subito per una consulenza gratuita.