La legge sulla Responsabilità Medica, le novità che dovresti sapere.

05 Feb 2018 |

Nel Marzo 2017 la legge sulla responsabilità medica è cambiata con la riforma Gelli. Vi spiegherò alcune novità, ma una cosa è certa, quando ci si rivolge alle strutture sanitarie, abbiamo il diritto di essere assistiti da medici capaci e qualificati che faranno tutto il possibile per curarci. Nella stragrande maggioranza dei casi tutto va bene, ma qualche volta le cose vanno male, e non sempre è una disgrazia ma è per negligenza. Se subisci un caso di malasanità, un avvocato può consigliarti e guidarti nel percorso di richiesta di risarcimento.

Quali sono le novità che mi riguardano?

Ci sono state varie modifiche, ma gli aspetti più salienti per chi vuole fare causa sono i seguenti:

  • In una causa civile, la responsabilità della struttura sanitaria rimane inalterata rispetto al modello tradizionale.
  • La prescrizione rimane a 10 anni per cause contrattuali, ma sono 5 anni per le cause contro il medico.
  • Le linee guida hanno un maggior rilievo.
  • Le strutture e i medici hanno l’obbligo di munirsi di assicurazione.

La responsabilità della struttura sanitaria.

Oggi quando ti rivolgi ad un avvocato per fare una causa civile per malasanità, per esempio per i danni subiti alla nascita di tuo figlio in un ospedale, il legale, può decidere di fare la causa contro la Struttura sanitaria, contro il medico operante all’interno della Struttura o contro entrambi.  Con la riforma Gelli cambia la responsabilità del medico che lavora all’interno della Struttura che da contrattuale diventa  extracontrattuale. Rimane invece invariata la responsabilità della Struttura Sanitaria di tipo contrattuale.

I termini di prescrizione.

I termini di prescrizione per richiedere il risarcimento alla Struttura Sanitaria (responsabilità di tipo contrattuale) sono rimasti invariati a 10 anni, il paziente deve dimostrare l’esistenza del contratto nonché il nesso causale tra danno ed operato dei sanitari,  l’onere della prova per andare esente da responsabilità  continua a spettare all’ente ospedaliero. Questo percorso va a favore del paziente. Se si decide invece di chiamare in causa il medico il tipo di responsabilità è di tipo extracontrattuale,   i termini di prescrizione  sono 5 anni, e spetta al paziente dimostrare non solo il danno e il nesso causale tra danno e condotta, ma anche il cattivo operato del sanitario che l’ha avuto in cura.

Le linee guida sono fondamentale​.​

Un’altra novità riguarda l’importanza delle linee guida. La garanzia di essere curati in sicurezza viene dall’obbligo dei medici di rispettare le buone pratiche e le linee guida (clicca qui per alcune delle linee guida della paralisi ostetrica). Queste linee guida sono state studiate e valutate per garantire il massimo livello di sicurezza per i pazienti, ma è chiaro che non sempre le cose vanno come dovrebbero.

Se risultano dei danni, la responsabilità poi viene valutata in base alla condotta del medico, in quanto se egli abbia seguito soprattutto le raccomandazioni delle linee guida, e le buone pratiche clinico-assistenziali. In più le linee guida devono essere pubblicate sul sito dell’istituto superiore di sanità. Un avvocato può consigliarti se il tuo caso è stato una disgrazia o un atto di negligenza.

Se il medico però agisce seguendo queste linee, è punibile solo se ha fatto qualcosa per imprudenza o negligenza e, nei casi rari, per dolo, ma questo riguarda maggiormente lo scenario penale, che noi sconsigliamo.

L’obbligo di munirsi di polizza assicurativa​.​

Le strutture sanitarie e i medici ora hanno l’obbligo di munirsi di polizze assicurative se entrano in rapporto con un paziente. Questo obbligo di assicurazione è una maggiore garanzia per chi ha subito un danno, di ricevere l’importo dovuto.

Cosa fare se hai subito un caso di malasanità​.​

Come vedi, nonostante i cambiamenti,  rimane il fatto che un paziente, ha il diritto di essere curato in sicurezza, come ha il diritto a una rivalsa per malasanità. Se pensi di aver subito delle negligenze in corsia contattaci subito per una consulenza gratuita.