Il Plesso Brachiale

01 Feb 2017 |

E’ una rete dei nervi che controllano i muscoli della spalla, del braccio, del gomito, del polso, della mano e delle dita, formato dai rami anteriori del 5°-6°-7°-8° nervo cervicale e del 1° toracico, che contengono fibre sensitive e fibre motorie e nel loro decorso sono accompagnati dall’arteria succlavia e dalla vena basilica. Escono dal midollo spinale al livello cervicale. Queste radici si fondono per formare i nervi spinali che essi stessi diventano il tronco superiore (C5 e C6), il tronco centrale (C7) ed il tronco più basso (C8 e T1). Si trovano sotto la clavicola, questi tronchi si riorganizzano per formare i rami distali; nervo muscolo cutaneo,nervo ausiliario, nervo ulnare, nervo radiale e nervo mediano. Come posizione, il plesso brachiale corrisponde dapprima alla base del collo, più precisamente alla regione sovraclavicolare; poi, passando dietro la clavicola, arriva nel cavo dell’ascella; innerva i muscoli della spalla, del torace, del braccio, dell’avambraccio e della mano.

La paralisi ostetrica di plesso brachiale é una patologia neonatale conseguente a traumi, riportati dal feto durante l’espletamento del parto, che causano stiramento o rottura delle radici che formano il plesso brachiale. Da tale plesso partono i nervi per i muscoli e per la sensibilità dell’arto superiore. I progressi dell’assistenza prenatale hanno ridotto l’incidenza delle paralisi; tuttavia questa è una patologia ancora presente.

Le paralisi ostetriche della spalla sono lesioni del plesso brachiale che avvengono durante la nascita in parti difficili. Sono dovute alla trazione esercitata sul plesso, quando il capo è rivolto da un lato e la spalla del lato opposto viene trattenuta sotto l’arcata pubica, oppure alle trazioni sull’arto nelle presentazioni di spalla.

Le paralisi ostetriche si dividono in tre tipi:

  1. la paralisi ostetrica di tipo superiore è la più comune e consiste in una lesione del tronco superiore del plesso, composto dalla quinta e sesta radice cervicale (paralisi di Erb-Duchenne). Questo determina adduzione ed intrarotazione dell’arto con il gomito esteso ed il polso pronato e flesso. La lesione viene facilmente riconosciuta alla nascita.
  2. la paralisi ostetrica di tipo inferiore (di Dejerine-Klumpke) è meno comune e consiste nella lesione del tronco inferiore del plesso brachiale composto dalla settima e ottava radice cervicale e dalla prima toracica.Questa lesione è causa di deformità della mano, ad artiglio, per la paralisi dei muscoli intrinseci. Il tronco simpatico è anch’esso colpito con conseguente miosi, enoftalmo e ptosi palpebrale dal lato affetto (sindrome di Bernard-Horner).Non sempre è facile riconoscere questa paralisi alla nascita; essa viene diagnosticata più facilmente quando il piccino incomincia ad afferrare gli oggetti.
  3. la paralisi ostetrica di tipo totale è dovuta alla lesione di tutto il plesso brachiale con conseguente paralisi motoria e sensitiva completa.

I traumi delle radici superiori (cosiddetti “tipo Erb-Duchenne”) sono i più comuni: la spalla è abbassata, il braccio penzola flaccido e ruotato all’interno, il polso è pronato (girato all’interno), i riflessi tendinei profondi dell’arto interessato sono per lo più assenti, ma normalmente non è presente un deficit sensitivo.

I traumi delle radici inferiori (cosiddetti “tipo Klumpke-Dejerine”) mostrano un maggiore interessamento sensitivo e vasomotorio con ipomobilità o paralisi dei muscoli flessori ed estensori dell’avambraccio e dei muscoli intrinseci della mano, i riflessi tendinei profondi sono conservati, il riflesso di prensione è debole, sono presenti anche edema e cianosi con alterata vascolarizzazione dell’avambraccio e della mano, sono presenti deficit sensitivi (caldo-freddo).

Troviamo molto spesso che le radici della tomaia, C5 o C6, sono principalmente quelle lesionate mentre c’è un riscontro minore per quanto riguarda le radici più basse, C8 o T1 in questi casi si parla solitamente di avulsione (sradicamento) dal plesso. Ciò è dovuto la disposizione anatomica delle radici. La paralisi risultante (C8-T1) di questo tipo è radice data da una radice avulsa dal midollo spinale quindi non ci sarà che uno scarso tipo di recupero.

Nella ferita della trazione, se il fodero del nervo ancora è conservato, le fibre possono svilupparsi ancora e c’è una buona probabilità che il recupero spontaneo accada. Se il fodero del nervo è influenzato, il nervo si svilupperà ed alcune delle fibre possono unire la parte distale per tenere conto alcuni sintomi di ripresa secondari ma queste fibre avranno attività muscolare povera e limitata.

Nel diagnosticare un caso, è molto difficile determinare quando il fodero del nervo è intatto o se si è interrotto. Da molti anni, i chirurghi stanno provando a supporre il recupero possibile d’un bambino particolarmente colpito per decidere se intervenire con l’ esplorazione chirurgica o no, il problema è che il risultato finale non sarà che visto dopo 2 o 3 anni ed a quel punto sarà troppo tardi intervenire chirurgicamente. A quel punto, i muscoli dell’arto colpito potrebbero essere e non essere correttamente reinnervati. Ecco perchè parecchi sistemi sono stati valutati per diagnosticare il risultato e determinare la necessità per chirurgica la riparazione.